Sicurezza digitale

Arriva la fine di Flash Player, una volta per tutte

In un comunicato ufficiale pubblicato il 25 luglio 2017, Adobe ha annunciato che dal 2020 non rilascerà più aggiornamenti per Flash Player. L’azienda americana incoraggia i creatori di contenuti a migrare il proprio lavoro su altri formati open source. La notizia non ha destato particolarmente clamore. La fine del software era ormai segnata da tempo.

Cos’è Flash Player?
Adobe Flash Player è un software utilizzato per riprodurre contenuti multimediali, applicazioni Internet sofisticate e lo streaming audio e video direttamente sul browser o tramite plug-in. Il software sviluppato da Macromedia e distribuito da Adobe Systems è attivo dal 1996. Flash Player è distribuito gratuitamente nella sua versione plug-in per i principali browser e sistemi operativi.

Le controversie
Per chi ha seguito la storia di Flash Player, l’annuncio in qualche modo non suona del tutto una sorpresa. Da anni il prodotto di Adobe risulta poco affidabile e con consumi troppo elevati. Anche il versante della sicurezza è stato spesso criticato: Flash offre agli hacker facili vie d’ingresso alle macchine da colpire. Era il 2010 quando Steve Jobs in una famosa lettera “Thoughts of Flash” elenca le ragioni per cui Apple decide di non supportare Flash nei suoi dispositivi mobili iOS. I problemi segnalati da Steve Jobs sono da collegare a fattori di stabilità, sicurezza, performance e integrazione con il touchscreen che Flash non sembra riuscire a superare. Dopo Apple, il blocco avviene anche sui dispositivi Android nel 2012. A questo punto è un’escalation: anche i fornitori di web browser si allontanano dalla tecnologia Flash. Da settembre 2015 Chrome blocca l’uso automatico del plug-in dalla sua interfaccia, inserendo un plug-in click-to-play che gli utenti possono attivare solo se desiderano utilizzarlo. Seguono Firefox e Microsoft Edge che bloccano gli elementi in Flash nell’estate 2016.

Poiché ci sono ancora molti siti di gaming, educazione e video che si appoggiano a Flash, Adobe resterà a supporto degli utenti fino al 2020, anno in cui avverrà lo stop definitivo. Nuove funzionalità saranno implementate solo se necessario. C’è chi corre già ai riparti come Facebook che ha annunciato che aiuterà gli sviluppatori di videogiochi sulla sua piattaforma nella migrazione verso altri standard web.

Tecnologia obsoleta
Il vero motivo per cui Adobe ha rinunciato a Flash non è rappresentato dai passi indietro effettuati negli ultimi anni dai principali partner, piuttosto dall’obsolescenza della propria tecnologia. Oggi Flash Player può fare ben poco in più rispetto a HTML5, il linguaggio di markup per la realizzazione di pagine web. È Adobe stesso a suggerire, come valide alternative per contenuti sul web, linguaggi come HTML5, WebGL e WebAssembly.

A fine 2020 Flash Player, da tempo criticato per essere poco sicuro e difficile da gestire, non verrà più aggiornato. Per più di 20 anni è stato il programma più importante per la produzione di elementi multimediali nel web e il lascito è indubbio. La fine di Flash porterà diversi miglioramenti alla fruizione del web e dal punto di vista della sicurezza e di una durata maggiore nelle batterie di laptop e cellulari.

Simone Catania

Mi occupo di comunicazione e marketing digitale per il dominio .SRL dedicato alle Srl italiane e scrivo su news.srl di innovazione e digitalizzazione per le aziende.

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