Hai scritto un lungo articolo, ma dopo qualche settimana non genera un traffico rilevante. Hai investito tempo e risorse in un contenuto ben curato ma che avrà breve ciclo di vita molto breve. Questi non sono naturalmente scenari vantaggiosi! Da un tuo contenuto vuoi poter ottenere il massimo e a lungo termine. Nelle tue strategie di Content Marketing possono prevedere il riutilizzo dei contenuti, una pratica che viene definita Content Recycling. Continua a leggere il nostro articolo per scoprire come “riciclare” i tuoi contenuti già creati in nuovi contenuti da proporre al tuo gruppo target.
Partiamo in quarta e definiamo in poche parole il Content Recycling, come la pratica che prevedere il riutilizzo di contenuti esistenti. Sì, per la creazione di contenuti non c’è sempre bisogno di creare qualcosa di sana pianta. A volte può essere utile anche solo utilizzare un vecchio contenuto e dargli una nuova chiave di “lettura”. Questa tecnica permette di risparmiare risorse, tempo e saltare processi iniziali del content creation come brain storming e ricerca di nuove idee.
Prima di lanciarti a capofitto in quello che possiamo definire come riciclaggio è importante analizzare i tuoi contenuti, averne una panoramica e trovare quello che meglio risposta al nuovo obiettivo. Scegliere uno dei tuoi contenuti più popolari può essere spesso la strategia giusta. Guarda su tool come Google Analytics quali contenuti portano molto traffico sul tuo sito per un periodo più lungo di tempo o guarda i temi più discussi sui social network. Forse in passato hai già scritto su questo argomento e ora può riproporre il tema in una nuova veste.
Tieni presente che rivedere un contenuto vuol dire anche modificare il suo impatto organico nei motori di ricerca. Pensando a un articolo, il testo rivisto potrebbe contenere parole chiave diverse, collegamenti interni e URL diversi. Il contenuto riciclato deve rispondere a un nuovo obiettivo specifico e avere dei parametri di misurazione ben definiti. Insomma, riciclare un contenuto non è uno scrocchio di dita, ma dietro si cela un lavoro.
Probabilmente ti sarai già imbattuto in uno di questi termini: republishing o refurbishing. Adesso hai aggiunto alla tua lista recycling e di stai chiedendo dove sia la differenza. Facciamo quindi chiarezza sui tre termini che descrivono tre diverse strategie nel panorama del Content Marketing.
Il republishing è in pratica la ripubblicazione di contenuti “vecchi” senza nessuna variazione, URL compreso. Può essere paragonato alla ristampa nel mondo editoriale. Il republishing può essere utilizzato quando, ad esempio, un argomento già trattato ampiamente in un articolo diventa nuovamente rilevante per il gruppo target, motivo per cui può risultare vincente riproporlo.
La tecnica di refurbishing, detta anche remastering, prevede la ripubblicazione del contenuto esistente ma con un leggero editing come ad esempio l’aggiornamento dei dati, l’ottimizzazione semantica o un nuovo design in linea la nuova vesta grafica del sito web. Questa è una buona pratica per restare competitivi nei risultati dei motori di ricerca, continuare a generare condivisioni e mantenere la propria reputazione allungando il ciclo di vita del contenuto.
Rispetto alle due pratiche precedenti il riciclaggio dei contenuti prevede una vera trasformazione del vecchio contenuto per ottenerne uno nuovo, anche in un nuovo formato. Ciò avviene ad esempio unendo diversi articoli esistenti in un unico e-book o “trasformando” un articolo in un podcast o in un video. Il Content Recycling è spesso definito come una “decomposizione modulare” di un contenuto, il quale può essere ricombinato e assemblato in diversi modi.
Se desideri generare traffico e ottenere il massimo delle tue attività di Content marketing devi rispondere abilmente alle esigenze del tuo gruppo target: i tuoi utenti vogliono notizie, informazioni o suggerimenti che rispondano ai loro desideri, idee o necessità. Allo stesso modo, il posizionamento sui motori di ricerca è legato a contenuti pertinenti e attuali, che garantiscono un valore aggiunto all’utente.
Eppure la creazione costante di nuovi contenuti va di pari passo con un dispendio di risorse, come tempo e denaro, che spesso non possono essere sobbarcarti. I contenuti di alta qualità sui quali hai investito molte risorse purtroppo non sempre restano aggiornati, sono destinati a “invecchiare”. Il Content recycling offre qui un’alternativa vantaggiosa. Consente di inserire i contenuti prodotti in un nuovo contesto. Il nuovo contenuto dà vita a un nuovo ciclo di vita. Le risorse impiegate precedentemente trovano ora un nuovo riutilizzo, aumentandone così il raggio d’azione originario.
Ogni azienda ha contenuti e storie che hanno già utilizzato per le campagne di marketing e comunicazione. Anche se la tua azienda ha prodotto un numero ridotto di contenuti, troverai di certo qualcosa che puoi “riciclare” e regalargli nuova vita. Prima di iniziare a produrre nuovi contenuti, dai un’occhiata a quello che hai già prodotto e pensare come poterlo riutilizzarlo per ottenere il massimo.
Evergreen Content: quando un contenuto è sempre verde!
Esistono fondamentalmente tre approcci per il Content recycling:
Un contenuto long-form è ideale per il Content Recycling. Puoi spezzettarlo e riutilizzarlo in diverse forme. Hai a disposizione un white paper o un e-book di diverse pagine? Ottimo, perché potrai ottenerne una serie di articoli! In fondo all’articolo perché non fare riferimento all’e-book e offrirne il download? Ecco che hai sfruttato al massimo un singolo contenuto long-form per riprodurre brevi contenuti e generare lead. Ma non è finita qua! Adesso puoi anche offrire un webinar sull’argomento e aprire una finestra di dialogo diretta con i tuoi utenti, creare un post con una citazione sui canali social, condividere un’infografica come teaser.
Il procedimento qui è inverso rispetto a quanto descritto prima. Da contenuti short-form può dare vita a un contenuto più ampio. Se hai creato diversi articoli su un tema specifico, potresti adesso volerli combinare insieme in un’unica ampia guida sul tema, in un e-book ad esempio o arricchirlo con informazioni aggiuntive. Questo variante del Content Recycling ha il vantaggio di poter collegare il vecchio contenuto al nuovo formato migliorando così la struttura dei link interni.
Il terzo modo per riciclare il contenuto è dargli nuova vita in un formato diverso. Le informazioni che hai raccolto e dettagliatamente analizzato nel tuo articolo, posso ora essere al centro di un’infografica o magari di un podcast. Se la conversione da testo a immagine è sicuramente la variante più utilizzata, i formati audio stanno spopolando. Con il diffondersi delle tecnologie vocali e degli smart speaker i contenuti audio hanno un ampio potenziale. Per non parlare naturalmente dei video, un formato amatissimo sul web, la cui produzione però non è spesso del tutto economica. Pubblicare il contenuto in diversi formati ha un vantaggio decisivo: il nuovo formato ti consente di utilizzare altri canali di distribuzione. Un articolo verrà pubblicato sul tuo blog, ma un video troverà spazio su YouTube e un podcast su Spotify o Soundcloud. Avrai così modo di raggiungere altri gruppi target presenti sulle diverse piattaforme.
La creazione di contenuti sempre nuovi partendo da zero richiede un’ampia quantità di risorse ed è spesso meno efficace del riciclaggio intelligente dei contenuti. Concludiamo quindi con una chiara panoramica dei vantaggi del riciclaggio dei contenuti nel quadro delle tue strategie di Content Marketing:
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