In occasione di Smau Milano 2018, sono stati presentati i dati del terzo Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital italiano promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau in collaborazione con Confindustria, Piccola Industria Confindustria e la partnership scientifica di Cerved. Quello che è chiaro è che il fenomeno Open Innovation in Italia è in crescita e coinvolge startup innovative e società di tutte le dimensioni. L’Osservatorio, alla sua terza edizione, mira a far luce sul rapporto tra giovani imprese innovative ad alto tasso di crescita e aziende mature che insieme aprono nuovi mercati, creando occupazione qualificata.
Secondo dati Cerved sono 97 gli investitori specializzati in innovazione. Questi includono incubatori certificati, innovation hub, fondi di venture capital e altri investitori associati a Italia StartUp. Sono poi state identificate 1.070 società partecipate dirette e indirette fino al terzo livello con quote di almeno 1% nel capitale.
Tra queste società è stato possibile fare una distinzione tra 457 aziende mature, con un’età non compatibile con l’iscrizione alla sezione speciale e 613 startup, con un’età compatibile all’iscrizione del Registro delle imprese per startup innovative. 331 delle 631 startup sono iscritte alla sezione speciale (+15%) e 282, nonostante presentano caratteristiche innovative, non risultano iscritte per assenza di alcuni requisiti. Stando agli archivi sui soci e sulle partecipazioni di Cerved, i soci delle 9.285 startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese sono 59.013 (settembre 2018). Un incremento del +27% pari a 12.817 unità rispetto al 2017. Dietro le 9.285 startup innovative iscritte al Registro delle Imprese sono più di 50 mila gli imprenditori che come persone fisiche hanno investito quote dirette e indirette di partecipazione. Gli investitori, le imprese, in Corporate Venture Capital sono 7.653. Di questi 3.708 hanno partecipazioni di primo livello.
Tra settembre 2017 e settembre 2018 il numero di soci corporate che hanno investito in startup innovative è aumentato del +14%, ovvero da 6.727 a 7.653 unità. Un aumento del +48% negli ultimi due anni. In base ai soci che detengono il capitale è possibile raggruppare le startup per tipo d’investitore. 331 startup hanno almeno un investitore specializzato in innovazione. 6.625 startup innovative hanno come soci persone fisiche. I Corporate Venture Capital sono nel capitale di 2.329 startup innovative. Considerando il Corporate Venture Capital tra 2016 e 2018 il portafoglio è cresciuto di 428 unità pari al +22%, passando da 1.901 a 2.329. La crescita delle startup innovative nel portafoglio del Corporate Venture Capital risulta più lenta rispetto alle altre modalità. Il dato forse più rilevante è che investono in startup innovative società di tutte le dimensioni.
Il fenomeno del Venture Capital è dunque in crescita per tutte le aziende, tranne per le holding e, con tassi più sostenuti per le piccole aziende. In numeri, hanno partecipazioni in startup innovative il 7,8% delle grandi società e il 2,4% delle medie, con solo lo 0,08% delle società piccole.
Nella maggior parte delle regioni italiane è rilevabile un aumento a due cifre. Nel Sud e nelle isole si attesta un aumento un aumento del +25,6%, +22% al Nord Ovest, +12,8% al Centro e +10% al Nord Est. Il 68% dei soci corporate di startup innovative ha sede in regioni del Nord, contro un 32,3% del Centro-Sud. Anche le startup innovative sono maggiormente concentrate nel Nord del Paese (55%) rispetto al 45% del Centro-Sud.
Da questi dati è chiaro come un flusso di investimenti in Corporate Venture Capital del Nord va a startup innovative con sede nel Centro-Sud. Il 62% dei soci di Corporate Venture Capital ha investito in una startup che opera in una diversa regione, dato in crescita rispetto al 56% dell’anno precedente. Ciò che risulta maggiormente è la scelta di investire in un diverso settore merceologico. Ben il 90% ha investito in società operanti in settori diversi dal proprio. La quota maggiore di investitori opera nei servizi non finanziari (31%) e nei servizi finanziari (29%). Gli investimenti vanno soprattutto in startup che operano in informatica o sviluppo software. L’11% dei soci Corporate Venture Capital rappresentato da imprese industriali investe invece principalmente in software e attività di R&D.
Anche nel 2018 il fenomeno del Corporate Venture Capital in Italia è cresciuto con un tasso del +14% rispetto all’anno precedente, 7.653 investitori, 2.500 circa in più risetto a settembre 2016. Le startup partecipate da azioni di CVC sfiora il mezzo miliardo di euro, più del 40% del totale del fatturato prodotto dalle startup innovative. Il fenomeno è in crescita in tutte le regioni italiane, ma soprattutto tra le aziende di diversi dimensioni. Le imprese che investono sono caratterizzate da una particolare propensione all’innovazione e all’export. Esse, inoltre, realizzano performance migliori in termini di crescita e redditività. Il Corporate Venture Capital riduce il tasso di mortalità e apporta una maggiore crescita alle startup, le quali possono giovare di maggiori tempi di crescita.
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