La digitalizzazione in Italia, nonostante registri dati positivi, non decolla. Secondo i dati di Assinform-Netconsulting Cube, il mercato digitale nel 2016 ha segnato una crescita dell’1,8% nel 2016, con un’ulteriore crescita del 2,3% prevista per il 2017. Numeri in positivo, ma che non aiutano a colmare l’ampio gap tra noi e il resto del mondo, con paesi come Hong Kong, Svizzera e USA in testa alla classica dell’IMD per competitività digitale.
Non si parla d’altro: è il futuro, l’unico modo per rimanere competitivi sul mercato. Ciononostante la digitalizzazione in Italia nella stragrande maggioranza delle aziende è ancora lontana dal prendere piede. Un cambiamento c’è, ma avviene molto lentamente. Secondo la classifica redatta dalla Business School svizzera IMD, le aziende italiane sarebbero al 44° posto per competitività digitale, un posto sopra l’India e uno sotto la Slovenia. Perché la digitalizzazione in Italia non decolla? Se cerchiamo d’indagare i motivi per cui le nostre aziende si dimostrano poco digitali, otterremmo sempre le stesse risposte: dipendenti senza le giuste competenze, struttura aziendale troppo rigida, budget inadeguato per investire e attuare i processi di digitalizzazione. C’è chi ci ha pur provato, ma non ha ottenuto i risultati sperati, facendo quindi passi indietro. Eppure se utilizzati nel modo giusto, sono molteplici i vantaggi che la digitalizzazione può apportare ai processi.
Dal momento che ogni azienda è una situazione a sé, i processi digitali devono essere rivisti e adattati ai propri obiettivi analizzando rischi e possibilità di miglioramento su una base individuale. Non è necessario digitalizzare ogni aspetto, piuttosto concentrarsi su quelli che realmente aiutano la propria azienda a raggiungere una migliore efficienza e redditività. L’obiettivo finale non è dunque entrare a capofitto nell’industria 4.0 ma selezionarne gli aspetti che più possono essere di beneficio alla propria realtà aziendale. Per ottenere una migliore digitalizzazione in Italia le aziende devono lavorare su aspetti quali l’autonomia e l’apertura dei sistemi e impianti di produzione digitali e collegati. L’industria 4.0 agisce anche nella realizzazione organica preparando l’azienda a obiettivi futuri. I processi digitali all’interno dell’azienda possono aiutare a raggiungere un’efficienza maggiore grazie ad esempio a una manutenzione preventiva dei macchinari. La digitalizzazione è quindi solo il mezzo per raggiungere determinati obiettivi che portano una migliore efficienza all’interno dell’azienda.
Al momento la digitalizzazione in Italia sembra correlata strettamente alle aziende più grandi e ad alcuni settori in cui si concentrano competenze e flessibilità. Se anche le PMI italiane comprendessero il potenziale che il digitale offre e cominciassero a muovere passi concreti, la competitività, anche a livello internazionale, otterrebbe un nuovo e potente trampolino di lancio.
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