Second il report realizzato da Casaleggio Associati, il comparto e-commerce in Italia nel 2020 ha generato un fatturato pari a 48,5 miliardi. Una crescita del 17% rispetto all’anno precedente. Tempo libero seguito da turismo e centri commerciali detengono la fetta più grande del fatturato e-commerce italiano. Oggi è estremamente importante tenere il passo con il ritmo accelerato degli sviluppi tecnologici in modo da non restare indietro. Il commercio online si reinventa costantemente. L’offerta sta diventando sempre più ampia e le richieste dei clienti sono in crescita. Per attrarre gli acquirenti online, i rivenditori devono impegnarsi molto: i consumatori si aspettano che lo shopping diventi un’esperienza unica. I nativi digitali desiderano processi digitali: pagamenti senza contanti, maggiore gamification durante lo shopping e presentazioni interattive dei prodotti. È ormai chiaro che il futuro del settore retail sta nella digitalizzazione e nello shopping online.
Cosa sta rivoluzionando il mondo dell’e-commerce e a quali cambiamenti devono fare attenzione i rivenditori? Questi sono i 5 principali trend dell’e-commerce che ci accompagneranno nel 2020.
Una presentazione precisa e dettagliata di un prodotto può essere un fattore critico nella decisione di acquisto. Dal momento che il cliente non può toccare con mano il prodotto, le foto di alta qualità dei prodotti sono fondamentali. Una rappresentazione dettagliata dei prodotti riduce inoltre il tasso di restituzione. Cresce il numero di aziende che si affida alle opportunità offerte dalla realtà aumentata e virtuale per la presentazione dei prodotti. I commercianti online dispongono di uno strumento tecnologico e forte per presentare i prodotti. La tecnologia della realtà aumentata, ad esempio, consente ai clienti di integrare i prodotti in 3D nell’ambiente desiderato. Tramite la telecamera dello smartphone l’utente può piazzare virtualmente un mobile in casa. Ciò è offerto ad esempio dall’app Ikea Place.
Un cliente può così “provare” digitalmente se un mobile si integra bene alla sua stanza. Questa immagine realistica aiuta il cliente a prendere decisioni di acquisto migliori. La realtà aumentata ad oggi ha fatto grandi progressi e si è sviluppata rapidamente. Secondo uno studio Gartner, entro il 2020, 100 milioni di consumatori useranno questa tecnologia per i loro acquisiti online e in negozio. Questo trend nel commercio elettronico avrà probabilmente un’influenza significativa nel 2020 e nei prossimi anni a venire.
Dagli avatar 3D personalizzati e consulenti di moda virtuali ai dati raccolti e analizzati per aumentare le vendite: l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo e ha un grosso risvolto anche nell’e-commerce. Amazon ha creato consulenti di moda virtuale e ha presentato già nel 2017 Echo Look negli Stati Uniti: l’assistente di moda virtuale fornisce consigli sull’abbigliamento basandosi su algoritmi e sui consigli di uno stilista.
Il mondo dell’e-commerce punta sul fattore personalizzazione e l’IA è un ottimo aiuto. Un buon esempio in questo caso è ancora Amazon: il colosso americano genera il 35% del fatturato grazie a prodotti consigliati. Per poter offrire al cliente l’esperienza di acquisto più personalizzata possibile, può anche avere senso coinvolgerlo nello sviluppo del prodotto. Con un configuratore il cliente può decidere colori e materiali del prodotto desiderato e ottenere così un prodotto “unico”. Alla Nike, ad esempio, i clienti possono progettare le proprie sneaker e decidere i colori dei rispettivi componenti. Il tutto appare così su “Nike By You”:
Tuttavia, l’intelligenza artificiale non influenza solo il comportamento di acquisto, ma anche il modo in cui i dati importanti possono essere raccolti e strutturati. Esistono algoritmi di apprendimento che contribuiscono a personalizzare i contenuti e le landing page per gli acquirenti. La richiesta di dati misurabili è più elevata che mai: il tasso di conversione, il traffico del sito web e la fidelizzazione dei clienti sono importanti ausili decisionali per gli esperti di marketing di tutti i settori.
Intelligenza artificiale, Big data e machine learning sono tecnologie su cui si basano gli e-shop di oggi. Ce ne ha parlato Thomas Unruh di Lesara in questa intervista.
Scorrere nel feed dei social e trovare un bel capo d’abbigliamento da aggiungere al carrello o dei muesli croccanti da farsi spedire per colazione. Un’altra tendenza dell’e-commerce è sicuramente il social shopping. Questo trend va oltre la semplice pubblicità o l’influencer marketing. I prodotti taggati nel post mostrano all’utente informazioni sul prodotto come prezzi, nomi del prodotto o collegamenti al negozio. Un’opportunità da non perdere vista il numero di utenti di piattaforme come Instagram. Ultimamente anche Pinterest e Snapchat hanno aperto la possibilità al social shopping.
La tecnologia vocale semplifica la vita di tutti i giorni e cambia il modo di effettuare ricerche online. Ecco perché è ora importante che gli operatori e-commerce integrino la ricerca vocale come parte integrante della loro strategia di marketing. Con la ricerca vocale viene fornito un risultato unico, il più adatto all’utente. Consideri la ricerca vocale un argomento rilevante, ma non l’hai ancora inclusa nella strategia di marketing della tua azienda? Leggi come integrare la ricerca vocale nella tua strategia di marketing.
Per riviste, giornali e quotidiani sono prodotti siamo abituali a modelli di abbonamento. Questo modello viene esteso anche all’e-commerce. Sia i clienti che le aziende possono beneficiare di un modello basato su abbonamento. Le vendite possono essere calcolate con precisione, i tassi di abbandono sono ridotti e le prestazioni da fornire possono essere ridimensionate in base agli ordini. Questo modello di business non si adatta a ogni tipo di prodotto. Un utente non vorrà comprare un nuovo TV ogni mese, ma si presta molto bene ad altri prodotti “consumabili” come alimenti per animali, integratori, prodotti per la casa e la bellezza. Tutte le tendenze di e-commerce elencante hanno una cosa in comune: ruotano attorno alla centralità del cliente. Ciò chiarisce che i rivenditori dovrebbero offrire ai propri clienti un’esperienza di acquisto multicanale al fine di fidelizzare anche i clienti in futuro.
Il percorso degli acquirenti diventa sempre più vario dati i diversi canali di acquisto. Le aziende dovrebbero concentrarsi sull’ottimizzazione della gestione multicanale e decodificare il “chi, cosa, quando e dove” dei potenziali clienti. Questo è l’unico modo per gestire in modo ottimale il comportamento d’acquisto del Channel Hopping. È necessario inoltre creare un bilanciamento: alcuni canali dovranno essere rafforzati altri indeboliti sulla base delle informazioni e delle strategie aziendali.
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