Il Direct Marketing è uno degli strumenti più potenti che permettono una comunicazione con i clienti instaurando un rapporto diretto uno a uno. L’e-mail marketing è di certo una delle sue principali realizzazioni al giorno d’oggi: le aziende si avvalorano della comunicazione via posta elettronica per fidelizzare i clienti a costi molto bassi. Evita questi 7 errori nella creazione di una newsletter per ottenere il massimo risultato dalla tua newsletter.
Gli utenti ricevono a volte decine di newsletter a settimana spesso con troppe immagini o testi lunghi e complessi. Il layout a volte non è quello giusto. Le informazioni che si intendeva fornire risultano così poco chiare. Naturalmente tutto questo è da evitare per ottenere il successo della newsletter che intendiamo inviare. Questi sono errori comuni da evitare nella creazione di una newsletter.
La larghezza ideale di una newsletter è compresa tra i 550 e i 650 pixel. Tuttavia, alcuni provider di posta elettronica utilizzano una finestra di anteprima che riduce lo spazio per la visualizzazione della newsletter. Il rischio è che se la tua newsletter è troppo larga venga automaticamente tagliata. Inoltre, devi anche considerare i sempre più numerosi utenti che accedono alla casella postale tramite dispositivi mobili. Una larghezza di 650 pixel è ideale per il mobile. Un design reattivo può aiutarti a sorvolare il problema della larghezza in quei casi in cui è necessario una newsletter più ampia.
La parte grafica è sicuramente vitale per una newsletter di successo. Attirano l’attenzione degli utenti e rafforzano il messaggio che vuoi trasmettere. Affidarsi esclusivamente al mezzo grafico non è però la giusta strategia. L’importanza del testo non deve essere in nessun modo trascurata. Una buona newsletter deve avere un testo che agganci e alletti il destinatario.
Hai creato una newsletter con un ottimo design e un testo accattivante ma non hai pensato ai pulsanti con call-to-action? Rendi questi pulsanti semplici e chiari. Inseriscili dopo ogni contenuto singolo e alla fine della newsletter.
Le caselle postale degli utenti vengono protette dai provider. Essi controllano che il contenuto, ma soprattutto l’oggetto. Se ci sono parole o frasi sospette, la newsletter non viene recapitata. Questi sono esempi di formulazioni potenzialmente attribuibili a tentativi di spam, quindi da evitare:
L’oggetto della mail inoltre è fondamentale perché convince gli utenti a guardare il contenuto della tua newsletter. Scopri come rendere unico l’oggetto della newsletter.
Per la creazione di una newsletter non affidarti a fogli elettronici. È vero che è possibile esportare un documento HTML, ma il codice sorgente non sarà pulito e potrebbe portare a un sospetto di spam da parte del provider. Inoltre, su questi strumenti non puoi creare un design reattivo, oggi importantissimo dato l’uso di diversi dispositivi. È consigliabile l’uso di un editor di codice o di un tool apposito per le newsletter. Ne esistono tantissimi anche gratuiti. Scopri quali strumenti di e-mail marketing poter utilizzare in base al tuo budget.
Oggi i social sono onnipresenti. In particolar modo, e-mail marketing e social media rientrano nel panorama del marketing online e sono intrinsecamente collegati. Usa la newsletter anche per aumentare l’engagement sui tuoi canali social, aumentare i follower o semplicemente far sapere ai tuoi utenti quali sono i tuoi canali di comunicazione.
Non si tratta di un attacco suicidio. Un’opzione per eliminare la sottoscrizione alla newsletter è d’obbligo, non solo per requisiti di legge ma anche per ciò che concerne la soddisfazione dell’utente. Inserire in chiaro questa opzione nella creazione di una newsletter rende la tua azienda più trasparente e amichevole.
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