La missione dei marketer è spesso quella di conquistare l’attenzione del pubblico dei media con pubblicità ingegnose e attraenti incoraggino l’interazione con il marchio. Nel campo dell’intrattenimento l’industria milionaria dei videogiochi registra al momento le cifre più alte in termini di consumo. Generando milioni di euro all’anno a livello globale, i professionisti dell’in-game Advertising riescono anno dopo anno a creare nuove tendenze e ottenere elevate percentuali di fidelizzazione dei consumatori. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i videogiochi sono progettati in modo tale che i consumatori desiderano dedicargli il loro tempo libero.
Secondo i dati del rapporto globale 2017 sul mercato dei videogiochi condotto da NewZoo, la regione Asia-Pacifico e in particolare la Cina, ha il numero più alto di utenti, generando il 47% dei profitti a livello mondiale. Per quanto riguarda i profitti legati all’industria dei videogame, l’Italia è il 10 Paese al mondo. Nel 2017 il volume d’affari è stato pari a 1,881 milioni di dollari. Non sorprende quindi che le grandi aziende abbiano prendano in considerazione un tale successo e stiano scegliendo di destinare una parte considerevole dei loro budget pubblicitari all’In-game Advertising con un ritorno sull’investimento piuttosto redditizio.
L’In-game Advertising permette alle aziende di piazzare il proprio marchio o i propri prodotti all’interno del videogioco. Nelle città virtuali possono essere inseriti cartelloni pubblicitari, mentre i giochi di corse, ad esempio, possono contare su auto reali prodotte da Ford o BMW. I marketer hanno dimostrato di poter essere molto creativi e penetranti nei loro tentativi di integrare organicamente gli annunci pubblicitari all’interno dei videogiochi. Esistono diverse forme di In-game Advertising.
Gli annunci possono essere piazzati in posizioni specifiche senza influenzare direttamente il corso del gioco. Nel mondo “reale” è possibile paragonarla alle pubblicità su cartelloni e manifesti. La pubblicità può cambiare di volta in volta se il dispositivo è connesso a Internet con piccoli aggiornamenti.
Durante il gioco possono essere presentati diversi prodotti all’utente da prodotti alimentari, ad abbigliamento, accessori o veicoli. In questo scenario è possibile presentare prodotti con il proprio marchio insieme ad altri white label, i quali possono influenzare e avvantaggiare il corso del gioco. È possibile inoltre sponsorizzare missioni all’interno del gioco per un periodo limitato con ricompense o pacchetti di contenuti extra. Gli inserti pubblicitari all’interno del videogioco possono essere accompagnati da maggiori informazioni sul prodotto.
Si tratta di videogiochi sviluppati direttamente per scopi commerciali. Con una evidente presenza del marchio aziendali negli elementi del gioco, si cerca di ottenere la conoscenza del marchio da parte dell’utente. Gli Advergame tendono essere semplici, senza un target particolare e con trame poco sviluppate. Si tratta perlopiù di app mobile.
Da un lato pubblicità massiccia sotto forma di banner durante il gioco per ottenere un maggiore di persone, e dall’altro, inserzioni più creative con contenuti pubblicitari presentati all’inizio dell’applicazione, nei menu o nelle modifiche della schermata. È una pubblicità molto invadente, presente esclusivamente su piattaforme mobile, specialmente nei giochi gratuiti. Spesso la pubblicità è presente solo nella versione lite gratuita. Scompare se si passa alla versione Premium a pagamento.
Rispetto al marketing tradizionale in stampa, radio o televisione, la pubblicità sui videogiochi ha una serie di vantaggi. Essendo il giocatore completamente immerso nel gioco, si ha la sicurezza di avere la sua attenzione. L’interattività dei videogiochi inoltre consente forme più ingegnose e sottili di pubblicità. Invece di bombardare i giocatori con loghi o banner, i marketer possono usare sfruttare al massimo l’IGM inserendo messaggi “vitale” all’esperienza di gioco. Le pubblicità diventano così una caratteristica del gioco piuttosto che una fastidiosa distrazione. Le opzioni pubblicitarie nel campo dell’IGM inoltre sono altamente personalizzabili. Circa l’80% delle console per videogames sono attualmente connesse a Internet. Ciò consente loro di ricevere aggiornamenti dinamici dei contenuti. Grazie a questi dati i marketer possono modificare e segmentare i propri annunci a proprio piacimento, scegliendo quando pubblicare gli annunci e a chi indirizzarli. In alcuni casi sono stati sviluppati giochi puramente come strategia di marketing. Per esempio, molti film sviluppano giochi online basandosi sulle scene del film. Tramite il videogioco viene così mandato un solito messaggio di marketing, intrattenendo allo stesso tempo i consumatori interessati.
Uno die principali vantaggi nell’applicare le strategie dell’in-game marketing consiste quindi nella possibilità per le aziende di sfruttare l’alta percentuale di interazioni generate dai videogiochi tra i loro utenti. Ciò si traduce in un alto livello di visibilità e attenzione, l’ideale per ogni campagna di marketing. Vale la pena chiarire che il successo di una campagna IGM dipende molto anche da come questa strategia venga implementata: un aspetto importante è non infastidire l’utente o condurlo fuori dal gioco. La pubblicità invadente introdotta senza criteri creerà un effetto contrario a quello desiderato, fino al punto di creare un rifiuto verso il gioco.
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