Se nel tuo vocabolario usi sempre più un termine seguito dalla parola “intelligente”, è un chiaro segno che sei parte della generazione che sta vivendo il cambiamento verso la cosiddetta Quarta rivoluzione industriale, l’industria 4.0. Il termine è stato coniato nel 2011 in occasione di un evento tenutosi in Germania e probabilmente e probabilmente mai si sarebbe immaginato il termine avrebbe attirato l’attenzione di tutto il mondo e dell’industria manifatturiera.
Sebbene il concetto fosse stato originariamente coniato nel contesto governativo per l’implementazione di un’industria digitale, oggi con industria 4.0 ci si riferisce alla trasformazione digitale dei sistemi aziendali attraverso la trasformazione intelligente dei processi. In questo termine si nasconde la quarta rivoluzione industriale con il suo travolgimento innovativo in svariati settori che vanno dalla produzione, alla logistica alle città intelligenti.
Oggi i clienti sono più esigenti, valutano velocità, efficienza dei costi e servizi innovativi che offrono un valore aggiunto. L’industria 4.0 consente modelli diretti di produzione personalizzata, interazione con clienti/consumatori, incluso il fatto di fornire dati in tempo reale. Un fattore importante è inoltre la riduzione di inefficienze quali irrilevanza e costi degli intermediari attraverso un modello di catena di approvvigionamento digitale, dove è possibile focalizzarsi sugli scopi diretti a ogni cliente. La digitalizzazione delle industrie le rende industrie intelligenti, spesso definito Smart Factory. Il focus è sull’ottimizzazione della produttività attraverso l’analisi di disponibilità, prestazioni e dati di qualità al fine di ottenere maggiore efficienza, flessibilità e una riduzione del tempo in risposta al mercato per migliorare la soddisfazione del cliente sulla base di processi efficaci ed efficienti. Vale la pena notare che le industrie intelligenti cercano di semplificare i processi burocratici e complessi per fornire risultati strutturati e utili. Le aspettative che si hanno dall’implementazione dell’industria 4.0 sono svariate: il 74% delle aziende ha come priorità il miglioramento dei processi produttivi e l’efficienza, il 61% vuole migliorare il servizio per il cliente, il 25% punta a un nuovo modello di business (Fonte: Ilsole24ore).
Caratteristiche importanti della quarta rivoluzione industriale sono la connettività tra più dispositivi come macchine, computer, server dati, la produzione in tempo reale, stampanti 3D, sensori e sistemi intelligenti, i quali hanno la capacità di fornire informazioni e dati. Ad esempio alcuni dispositivi mobili sono in grado di rilevare in anticipo eventuali fermate e guasti durante il processo di produzione. Alcune tecnologie esistono già da tempo, molto prima che si parlasse di industria 4.0 entrano a far parte dell’ecosistema digitale dell’industria intelligente.
I dispositivi mobili hanno indubbiamente cambiato il modo in cui comunichiamo. Essi consentono alle informazioni di essere letteralmente a portata di mano e l’interazione tra persone e macchine avviene in tempo reale. Hanno permesso alle aziende di utilizzare applicazioni che aiutano i processi aziendali ad essere più efficaci ed efficienti.
Le piattaforme dell’Internet delle Cose sono la base dell’interconnessione tra diversi dispositivi, software che si collegano agli hardware, punti di accesso e alle reti dati. Qualsiasi tipo di applicazione che usiamo quotidianamente rientra nell’ecosistema digitale dell’Internet of Things.
Come dice il nome stesso, questa tecnologia offre informazioni in tempo reale sulla posizione dei dispositivi. Oggi, tecnologie come il GPS (Global Positioning System) sono già incluse come caratteristica standard nei dispositivi mobili.
L’interazione dell’uomo con le macchine è una delle caratteristiche più straordinarie di questa quarta rivoluzione industriale. Queste interfacce sono onnipresenti come i touchscreen su laptop, smartphone e orologi intelligenti.
I dispositivi dell’industria 4.0 sono ora in grado di “capire il proprio DNA”. Interpretano il contesto in cui si trovano, il comportamento che hanno avuto ultimamente e sono in grado di rilevare eventuali frodi relative al dispositivo stesso.
La produzione additiva o stampa 3D è il processo che permette di creare oggetti solidi tridimensionali attraverso file digitali. Nel nostro articolo dedicato alla stampa 3D puoi saperne di più su questa tecnica rivoluzionaria.
I sensori intelligenti hanno la funzione di elaborare i segnali. Un esempio di sensore intelligente è l’allarme che ci avvisa quando la porta del frigorifero rimane aperta, quando la stufa non è spenta correttamente o i rubinetti che si azionano al semplice passaggio della mano.
Grazie alla tecnologia odierna, è possibile analizzare grandi quantità di dati per scoprire schemi, dati nascosti, correlazioni e possibili idee. Le organizzazioni traggono un grande beneficio da questo strumento se sono in grado di acquisire i dati, filtrarli per poterli utilizzare in modo utile.
Le aziende sono molto più efficaci nell’identificare i loro target di riferimento e nel segmentare i loro consumatori per “commercializzare” ciascun gruppo in modo efficace e appropriato. Ciò è possibile in gran parte grazie ad algoritmi avanzati e software di machine learning che sono in grado di analizzare i Big Data dell’industria 4.0.
A differenza della realtà virtuale che crea un ambiente artificiale, la realtà aumentata è l’integrazione in tempo reale delle informazioni digitali disponibili con l’ambiente dell’utente: aggiungendo e sovrapponendo più dettagli all’esperienza del momento. Esistono ad esempio applicazioni che consentono all’utente di scattare una foto e “provare” i vestiti che si intende acquistare senza la necessità di provarli fisicamente. Allo stesso modo, è possibile scattare una foto dei propri spazi e visualizzare come i nuovi mobili si adattano all’ambiente.
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