Quanto è efficace oggi promuovere un prodotto o un marchio affidandosi a un’influencer? Quali sono i dati dell’influencer marketing su Instagram? Uno studio condotto da klear su oltre due milioni di post su Instagram nel 2018 cerca di dare risposta a questa e altre domande legate all’influencer marketing nella piattaforma social oggi più utilizzata. I risultati dello studio mostrano che il marketing d’influenza su Instagram nel 2018 è in forte crescita.
Il fenomeno influencer è qualcosa di relativamente nuovo, eppure in poco tempo è diventato un efficace strumento che le aziende hanno inserito a pieno titolo nelle loro strategie di marketing digitale. Questa industria sta maturando nel tempo e ha portato in scena nuovi strumenti, attori e contenuti divenuti virali. Un formato particolarmente amato nel panorama social sono le stories. Secondo i dati della ricerca klear un post sponsorizzato su tre è proprio una stories. Per determinare il raggio d’azione dell’influencer marketing su Instagram, la piattaforma klear ha messo sotto esame 2 milioni di post sponsorizzati su Instagram nel 2018 pubblicando i risultati nel report “The state of influencer marketing 2019“.
Mentre le altre piattaforme social stanno vivendo un certo calo nel numero di utenti, Instagram invece sta vivendo un momento di forte espansione con oltre un miliardo di utenti attivi, un milione di inserzionisti al mese e otto milioni di profili business. Le aziende e i brand si sono quindi avvicinati sempre più a questa piattaforma, ora completamente nelle mani di Facebook, apportando un aumento significativo ai post sponsorizzati contrassegnati come tali da Instagram o dall’hashtag #ad. Nel 2018 l’influencer marketing su Instagram ha visto un aumento del +39% rispetto all’anno precedente.
Le stories sono entrate a far parte dei social network anni fa, prima introdotte da Snapchat come snap. Il formato è stato poi utilizzato anche su altre piattaforme come Facebook e WhatsApp, le stories su Instagram hanno catturato l’attenzione degli utenti dal loro lancio nel 2016. Nel 2018 oltre 400 milioni di utenti hanno visualizzato stories su Instagram ogni giorno. Influencer e aziende non utilizzano solo i classici post come mezzo promozionale. Nel 2018 un post su tre sponsorizzato su Instagram era proprio una stories. Secondo la ricerca klear il 34% dei post contrassegnati come pubblicità hanno scelto il formato delle stories. Il post con una durata di 24 ore viene preferito per dare informazioni private al pubblico o presentare spaccati di vita privata. Le stories quindi percepite come autentiche e forse proprio per questo godono di grande popolarità. Gli influencer che hanno più di 10.000 follower hanno inoltre la possibilità di inserire nella stories un link a cui è possibile accedere tramite swipe in alto. Secondo lo stesso Instagram gli utenti che visualizzano un prodotto su una stories hanno maggiori probabilità di nutrirne un certo interesse.
A differenza di quanti possono immaginare la stragrande maggioranza delle collaborazioni d’influencer marketing su Instagram proviene dai cosiddetti micro influencer. Si tratta di influencer con un numero di follower inferiore rispetto ai grossi profili che contano milioni di follower. Nonostante il numero inferiore di seguaci, i micro influencer risultano efficaci nelle compagne promozionali per hanno un pubblico di nicchia, realmente interessato al possibile contenuto sponsorizzato. Non per ultimo per le aziende collaborare con un micro influencer ha un costo inferiore. (Leggi il nostro articolo dedicato al micro influencer marketing). I dati della ricerca klear mostrano che almeno l’84% dei post sponsorizzati su Instagram da parte di micro influencer riescono a raggiungere più di 1.000 like. Si tende a pensare che i contenuti pubblicitari infastidiscano gli utenti, ma sembra che tramite i post dei micro influencer, i quali hanno un contatto diretto con il loro pubblico, si riesca ad avere un approccio diverso verso la sponsorizzazione, tanto che anche i post contrassegnati come #ad godono di un alto tasso di popolarità.
A dettare le regole del gioco nel panorama dell’influencer marketing su Instagram sono oggi i millenial, la prima “generazione digitale”. Gli influencer dai 25 ai 34 anni costituiscono la fascia d’età principale con 54% di contenuti sponsorizzati creati. La generazione Z, dai 18 ai 24 anni, rappresenta il 30% degli influencer. Questi dati non dovrebbero sorprendere gli addetti ai lavori ma dovrebbero ancora una volta sottolineare l’importanza del cambio di strategie promozionali per le nuove generazioni.
Secondo l’analisi di klear 84,6% dei post sponsorizzati nel 2018 provenivano da utenti di sesso femminile donne. Probabilmente è anche questo il motivo per cui la stragrande maggioranza dei post sponsorizzati rientrano nelle categorie lifestyle, fashion e beauty. Seguono viaggi e food.
L’influencer marketing oggi è popolare tra i marketer e per tutti coloro che intendono direzionare attenzione e notorietà su un marchio o prodotto/servizio. Per ottenere il massimo da questa strategia di marketing è necessario lanciare una campagna ponderata. Naturalmente bisogna scegliere influencer adatti al prodotto e avere post promozionali non troppo piatti ma centrati sull’autenticità. A questo proposito potrebbe interessarti leggere “5 errori da evitare per ottenere il meglio dall’influencer marketing”.
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