PMI e SPID: i benefici di una pubblica amministrazione digitale

Con la recente istituzione del Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID), le pubbliche amministrazioni potranno consentire l’accesso in rete ai propri servizi solo mediante la carta d’identità elettronica e la carta nazionale dei servizi, oppure avvalendosi di un nuovo pin digitale unico per tutti i servizi online dei siti della Pubblica Amministrazione.

 

Il sistema SPID consiste, come riportato dal sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in un “insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni”. Con SPID per i contribuenti si apre l’opportunità di accedere a molti servizi per via digitale, senza doversi recare fisicamente a uno sportello ed evitando lunghe code e tempo perso. Cittadini e piccole imprese, ad esempio potranno verificare i propri contributi INPS, accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata, presentare una denuncia di inizio o cessazione attività e molto altro ancora.

 

Ma ciò che farà aumentare notevolmente l’attrattiva di SPID sarà l’arrivo dei servizi erogati da soggetti privati. Imprese piccole e grandi potranno arrivare ai propri clienti con servizi nuovi e più semplici, direttamente online.

Quali sono le opportunità per le aziende quindi? Perché una PMI dovrebbe offrire servizi online su SPID, anziché, ad esempio, tramite il proprio sito web?

La risposta: per arrivare più semplicemente a un bacino di utenti molto più ampio. Ulteriore vantaggio per le PMI? Con SPID non dovranno più sostenere tutti gli oneri legati alla gestione di procedure di autenticazione, accessi e conservazione in sicurezza di dati e informazioni sensibili degli utenti, in quanto tali incombenze e le relative responsabilità saranno tutte a carico degli Identity Provider.

 

Per quanto riguarda i costi, non è ancora chiaro l’impatto a livello aziendale degli investimenti e degli oneri. Se per due anni il servizio SPID sarà gratuito, sembra che in futuro occorrerà spendere una somma di denaro non precisata per tenere in vita gli account, che oggi sono forniti esclusivamente da InfoCert, Poste Italiane e Telecom Italia.

Maura Vadacca

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