Pony Zero il nome la dice tutta su questa startup torinese che dal 2013 consegna prodotti alimentari e non, in giro per l’Italia senza inquinare. Come riesce? Con una numerosa flotta di biker che trasporta i pacchi da consegnare prevalentemente in bici.
Grazie all’incubatore I3P del Politecnico di Torino e all’arrivo di tre aumenti di capitale da Club Italia Investimenti, Club Digitale e Mail Boxes Etc., Pony Zero si è affermata con successo nel settore del last-mile delivery. Il loro obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 che hanno valori sempre troppo alti nelle città più trafficate, così da favorire il benessere delle persone e diffondere la cultura della mobilità sostenibile. Per saperne di più sulla startup, abbiamo fatto qualche domanda al founder e CEO, Marco Actis.
L’idea è nata nel 2012 osservando le dinamiche della logistica urbana. In realtà le cargo bike sono presenti da decenni e utilizzate prevalentemente nel nord Europa. Abbiamo pensato di riproporre questo modello in Italia integrando una piattaforma digitale avanzata e ottimizzando i processi. Il risultato è un modello efficiente, competitivo ed ecosostenibile.
Le difficoltà, gli imprevisti e gli errori sono elementi imprescindibili in ogni attività, specialmente se – come nel nostro caso – l’obiettivo è quello di “aprire” un nuovo mercato.
Attualmente la nostra flotta è composta da oltre 100 mezzi a emissioni zero: abbiamo 30 furgoni elettrici e 25 scooter (sempre elettrici) oltre a decine di cargo bike, tricicli e biciclette tradizionali. Questa disponibilità di carico si traduce in un aumento delle tipologie di consegna. Il nostro target principale sono i colli fino a 5 kg di peso ma possiamo all’occorrenza gestire qualsiasi trasporto.
Le cargo bike hanno un vano di carico che può contenere fino a 80 litri di volume. Il carico massimo consente una marcia sicura e confortevole. Non ci sono particolari preclusioni o situazioni “difficili”.
Siamo l’unico corriere in Italia in grado di integrarsi con le piattaforme di e-commerce. Oggi i negozi online si relazionano con i corrieri tradizionali attraverso la condivisione dei dati relativi alle consegne raccolti nei propri database. La piattaforma di Pony Zero ha un’architettura aperta (utilizziamo PHP) che permette quindi di essere integrata con relativa semplicità alle piattaforme delle aziende clienti. Dal punto di vista pratico questo consente di ottimizzare i tempi e ridurre i costi della fase di consegna delle merci. Un vantaggio competitivo che aumenta gli elementi distintivi del nostro servizio.
La nostra esperienza dimostra come il biker sia già una professione. Pony Zero ha 70 dipendenti e circa 400 collaboratori, in gran parte impegnati proprio nella fase di consegna on the road.
Assolutamente sì. L’obiettivo a breve termine è l’apertura nella città di Roma e l’espansione oltre confine nel corso del 2018.
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