Il 24, 25 e 26 ottobre torna a Milano l’evento italiano dedicato all’innovazione per le imprese e i professionisti dell’Information & Communications Technology, la cui prima edizione risale al 1964. SMAU si è posto come obiettivo anche quello di formare e rendere competitive le aziende italiane. Per questo motivo un elemento centrale dell’evento sono i workshop tenuti da professionisti, docenti, analisi e associazioni di categoria su varie tematiche, in cui il digitale rappresenta il filo conduttore. Per prepararci all’evento abbiamo preparato per voi una rubrica con i relatori di SMAU Milano 2017. Abbiamo posto loro quattro domande.
SMAU Milano 2017: Mobile Working Experience
Marketing & Digital Strategist, docente, formatore aziendale e autore.
La possibilità di affrontare tipologie di clienti diversi. Dal food al turismo, alternando progetti differenti, che spaziano dal branding allo storytelling, fino alle digital PR. Di sicuro non corro il rischio di annoiarmi. Poiché nasco giornalista, direi quasi reporter, mi piace andare alla ricerca di storie nuove, mai raccontate.
Sicuramente Slack è il mio preferito perché mi permette di lavorare con persone che non sono nella mia stessa stanza. Ed è quello che prediligo per la sua semplicità. Keynote perché faccio tantissime presentazioni (e anche l’occhio vuole la sua parte), iCloud Drive perché trovo comodissimo poter aver accesso agli stessi file dal computer e dallo smartphone.
Vado sicuro: il mobile working. La diffusione degli smartphone e dei device tecnologici impone una riconsiderazione del tempo: possiamo continuare a pensare secondo orari di lavoro fissi, ma ormai sempre più spesso sono gli strumenti a dettarci task, compiti e orari. Con un conseguente aumento dello stress. Oggi è possibile lavorare in mobilità con la stessa efficienza con la quale si lavora da una postazione fissa. A volte anche meglio. Ciò che conta è la capacità di organizzare il tempo e il lavoro con una metodologia efficace e una conoscenza accurata dei migliori tool disponibili.
Il punto di forza è la possibilità di potersi sempre aggiornare, ed entrare in connessione con chiunque, in qualunque parte del mondo. Quello di debolezza onestamente non lo vedo. O meglio: il digitale non può essere un problema, chi lo usa sì. Siamo noi l’unico limite del digitale. Ma per fortuna ne siamo anche la grande forza, ciò che lo rende indispensabile.
SMAU Milano 2017: Milano smartcity? Un caso di esempio per l’Italia
Esperto internazionale di strategie urbane, cura iniziative per ammistrazioni pubbliche e società di servizi locali.
Il fatto che non è un lavoro ma una passione.
iPhone
La blockchain e la sharing economy.
Punti di forza: diffusione capillare tra i cittadini. Punti di debolezza: arretratezza della pubblica amministrazione.
SMAU Milano 2017: Il giornalista e il fotografo sportivo in campo: linee guida per l’operatività
Giornalista sportiva digitale e autrice e docente di Comunicazione e Marketing Digitale.
La possibilità di viaggiare e trasmettere emozioni: per mestiere racconto lo sport e tutti amiamo condividere i momenti di esaltazione, passione o nervosismo che derivano da vittorie o sconfitte.
Sicuramente Postpickr per la programmazione dei contenuti, Canva per la gestione del lavoro quotidiano e iMovie per il montaggio delle interviste o i reportage.
La foto e i video a 360° stanno ridisegnando un modo diverso di fruire lo sport in campo e raccontarlo sui social.
I punti di forza sono i contenuti dinamici, le storie declinate in foto e video che raccontano lo sport. I punti deboli sono rappresentati dall’incapacità di comprendere il mezzo: per questo motivo è necessaria una formazione adeguata degli addetti alla comunicazione sportiva di una società.
SMAU Milano 2017: Digitalizzare, automatizzare, incrementare le vendite
Digital and Marketing Strategist
Il mio lavoro di consulente di progetti di digitalizzazione aziendale mi permette di aiutare in modo concreto aziende e persone che ci lavorano nella creazione, passaggio e sviluppo di concrete funzionalità digitali finalizzate a rendere più facile, più semplice e più interconnesse le varie attività commerciali all’interno e all’esterno dell’azienda.
Utilizzo costantemente, tutti i collegamenti di analytics e search console, ma l’uso giornaliero di LinkedIn e di Sales Navigator oggi per me fa la vera differenza.
L’uso sempre più massiccio di piattaforme di analisi di dati. Oggi la vera differenza è la capacità di utilizzare i dati esistenti in azienda, quelli esterni e anche quelli di competitor.
Sono un professionista e il settore sta crescendo a ritmi molto elevati perché saper utilizzare bene le piattaforme e scegliere quelle adeguate alla strategia che si definisce permette di arrivare a risultati commerciali molto importanti.
Leggi gli articoli della rubrica dedicata ai relatori SMAU Milano 2017: puntata 1, puntata 2, puntata 3 , puntata 4 e puntata 6.
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