Negli ultimi anni il numero di figure professionali richieste nel mondo informatico è aumentato esponenzialmente. Quello che emerge in particolare è la difficoltà delle aziende a ricoprire i numerosi posti di lavoro in sicurezza informatica. Le aziende stanno lavorando duro per attrarre i giovani professionisti della generazione dei Millenial.
Uno studio condotto dal Center for Cyber Safety and Education mostra come attualmente i dati demografici dei dipendenti attivi nel campo della sicurezza informatica mostrano una predominanza del ben il 78% della generazione dei così detti Baby Boomers, i nati tra il 1945 e il 1964 in Nordamerica e Europa. Questo dato solleva alcune preoccupazioni per governi, aziende sanitarie e tecnologiche, poiché questi professionisti andranno nei prossimi anni in pensione: chi occuperà dopo di loro questi posti che tra l’altro sono anche in aumento? La mancanza di interesse in una carriera professionale nel campo della sicurezza informatica tra uomini e donne con meno di 30 anni è diventato il tallone d’Achille di molte industrie. Questo in un quadro in cui gli hacker sono sempre più audaci nelle loro attività criminali in rete. Organizzazioni governative o aziende, obiettivo di molti attacchi, si ritrovano a non avere abbastanza personale per difendere le proprie strutture informative dagli attacchi più aggressivi.
Il Cybersecurity Business Report del gennaio 2018 ha sollevato le seguenti previsioni sulla base dell’ondata ormai crescente di criminalità informatica. La spesa globale per i crimini informatici salirà a 6 miliardi di dollari entro il 2021. Il tasso di criminalità informatica sarà 3 volte più alto del numero di posizioni vacanti in sicurezza informatica. Si prevede che i posti vacanti nell’ambito della cybersecurity saranno pari a 3,5 milioni entro l’anno 2021. Entro il 2022 la criminalità informatica potrà raggiungere e colpire 6 milioni di persone. Sulla base di questi dati non c’è dubbio che ci troviamo in una situazione critica se il trend non cambierà velocemente. Questo dato è in contrasto con l’ampia disponibilità di posizioni in sicurezza informatica a livello mondiale tenendo inoltre in considerazione che lo stipendio di un professionista in questo settore è molto alto.
La domanda che sorge a questo punto è: i Millenial non nutrono interesse per la sicurezza informatica o non hanno un’adeguata formazione per avvicinarsi a questo settore tecnico? Per capire cosa si nasconde dietro questo pericolo trend, la società statunitense Raytheon e la National Cyber Security Alliance (NCSA) hanno condotto uno studio sulle motivazioni che si nascondo dietro alla mancanza d’interesse verso la sicurezza informatica della generazione dei Millenial. Ciò che emerge è che i Millenial non sono ben informati sulle opportunità di lavoro nel campo della sicurezza informatica e/o non sono loro state fornite informazioni nella fase in cui stavano decidendo sulla propria carriera professionale.
Se stai cercando nuovi dipendenti che ricoprono delle posizioni nel campo della sicurezza informatica dovrai confrontarti con una nuova generazione che ha necessità diverse.
In generale, gli esperti di cybersecurity hanno un background strettamente informatico. Le aziende devono creare programmi strutturati per assumere talenti IT interessati alle opportunità della sicurezza informatica. Tuttavia, a causa della scarsità del mezzo, vale la pena attirare esperti di altri settori. Professionisti come gli analisti di business che possono avere competenze adeguate anche in sicurezza informatica.
La causa per cui molte persone si tengono alla larga dalla sicurezza informatica è principalmente è la mancanza di conoscenze tecniche e formazione. Investire nella formazione di professionisti con conoscenze in sicurezza informatica migliorerà l’efficienza del tuo team e la sicurezza dell’azienda.
È molto importante che il personale abbia un percorso chiaro in cui poter sviluppare la propria carriera nell’ambito della sicurezza informatica. Una consulenza appropriata dovrebbe includere programmi di mentoring, relatori invitati dalle aziende, promozione alla partecipazione organizzativa e investimenti in programmi di sviluppo.
I Millenial sono solitamente attratti da aziende che diano un valore aggiunto al singolo e offrano opportunità per lo sviluppo di capacità di crescita professionale. Naturalmente offrire uno stipendio competitivo aiuta ad attrarre talenti.
Lo staff IT dovrebbe lavorare di pari passo con gli altri reparti dell’azienda. L’intento è quello di ottenere una comunicazione migliore che promuova il coordinamento delle attività e degli obiettivi aziendali. Il personale dovrebbe anche essere incoraggiato sulla base della misurazione dei risultati e non su metriche tecniche.
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