Dal lancio di YouTube nel 2005 e dalla diffusione dei canali social Facebook, Instagram e ultimamente dall’ascesa di TikTok la possibilità di pubblicare e guardare video è a portata di clic e a costi zero. Non è quindi un secreto: il video è oggi protagonista nel panorama digital.
I video sono i contenuti più consumati sul web e presentano un altissimo tasso di engagement. I video sono uno strumento ideale non solo per instaurare nuove relazioni ma anche per rafforzare quelle già esistenti. Si tratta di uno strumento tanto amato quanto potente perché unisce stimoli visivi alla parte audio rendendo la comunicazione del messaggio molto efficace.
Per conoscere caratteristiche, potenzialità e retroscena del video marketing, abbiamo posto le nostre domande a chi questo lavoro lo fa per una famosa aziendale internazionale di MarTech: Chiara Clemente, YouTube Manager per SEMrush. Dopo un percorso accademico umanistico, Chiara ha mosso i primi passi nel panorama del digital marketing grazie a un tirocinio e oggi dagli uffici di SEMrush di San Pietroburgo si occupa di gestire i contenuti video dell’azienda.
Semplicemente, i video “rimangono”. Dove? Nella nostra testa, nella nostra memoria, nei nostri occhi. È quanto di più simile possiamo ottenere a quella che è la nostra comunicazione umana. Penso sia questo che funzioni più di tutto.
C’è anche da dire, ovviamente, che nella nostra società attuale, dove tutto è volto alla velocità e al consumo di più informazioni possibili nel minor tempo possibile, i video ci danno una grossa mano. Sono tantissime, infatti, le statistiche che ci dicono che tendiamo a ricordare più del 90% di ciò che vediamo in un video rispetto a un misero 15% di ciò che leggiamo in un libro. Inoltre, è molto più facile ed economico pubblicare un video piuttosto che un libro e potenzialmente la reach è infinitamente maggiore.
Diciamo che i video sono uno strumento potentissimo che è letteralmente alla portata di tutti. E chi sa usarlo bene ne ha visto i risultati ben al di là della semplice e momentanea notorietà.
Nella mia assoluta Top3 dei fattori di successo di un video ci sono: il contenuto, il suono, e le luci. Senza queste tre cose è difficile riuscire a trasmettere un messaggio efficacemente.
La cosa più importante, però, è senza dubbio il contenuto. Se non abbiamo un contributo valido da dare a chi ci guarda e ascolta, abbiamo perso in partenza. Prima di produrre qualsiasi video, bisogna pensare a chi avremo davanti, proprio come se il nostro pubblico fosse davanti a noi. Non ci sogneremmo mai di andare in una piazza della nostra città, salire su un palco e parlare di aria fritta davanti a tutte le persone che conosciamo e non. Fare un video dovrebbe funzionare allo stesso modo. Poniamoci dunque sempre le seguenti domande:
Luci e suono sono elementi un po’ più tecnici, ma sono sicuramente quelle a cui la maggior parte delle persone fa minor attenzione. Generalmente si crede che “video = camera”. Se ho una bella camera, automaticamente faccio un bel video: SBAGLIATISSIMO. Senza dubbio le cose più importanti per la produzione di un video sono microfono e luci. Ricordiamoci, infatti, che le persone possono sopportare una qualità video non altissima se sentono bene ciò che diciamo, ma nessuno guarderà un video con un audio disturbato o pessimo. Stesso discorso vale per la luce, se il soggetto del video non è illuminato bene che messaggio passiamo agli utenti?
Dietro a un webinar c’è tanta tanta, tanta organizzazione. Bisogna creare un calendario dei contenuti, mettersi d’accordo con gli esperti che parteciperanno come ospiti al webinar, organizzare la promozione dell’evento, creare le newsletter, i post per i social e queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente.
Durante il webinar poi bisogna essere pronti a qualsiasi imprevisto: una connessione che salta, un microfono malfunzionante, qualche commento cattivo. Diciamo che l’idea che passa che basti mettersi davanti alla webcam e avere qualcosa da dire è decisamente sbagliata: chi fa questo di mestiere sa che effettivamente la mole di lavoro è decisamente maggiore.
Dietro ai video c’è addirittura più lavoro che per i webinar.
Non preoccupatevi che i vostri video non siano fantastici e perfetti all’inizio! È del tutto normale. Si diventa bravi solo con molta esperienza, come in tutto d’altronde.
Tutto dipende dagli obiettivi che ci si è posti prima della produzione. Se l’obiettivo del video è fare awareness, cioè farsi conoscere, ci preoccuperemo solo che lo vedano il maggior numero di persone possibile. Mentre se il video ha l’obiettivo di generare vendite, sarà sicuramente inserito in una strategia più grande e in un funnel, e andremo a controllare le conversioni. Se, invece, ci interessa far conoscere il nostro video controlleremo il traffico proveniente da YouTube o dagli altri social dove abbiamo pubblicato il contenuto.
In generale, la metrica senza dubbio più importante da controllare nell’Analitica di YouTube è il watch time: cioè per quanto tempo le persone hanno guardato il nostro video. Se l’hanno chiuso dopo 3 secondi, probabilmente c’è ancora da lavorare.
Assolutamente sì! Purtroppo sono poco conosciute e utilizzate, tendenzialmente perché richiedono tempo. Due cose su tutte sono molto sottovalutate: descrizione del video e sottotitoli.
Questi due elementi sono importantissimi sotto il profilo SEO perché aggiungono al nostro contenuto video la componente testuale, che l’algoritmo di Google scansiona e indicizza. Inserire nella descrizione e nei sottotitoli le parole chiave di nostro interesse ci darà sicuramente una spinta in più rispetto al solo video perché darà la possibilità ai nostri utenti di trovare il nostro video tramite le parole chiave che abbiamo utilizzato.
Inoltre, nella descrizione è possibile inserire link che rimandano al nostro sito, oppure link di affiliazione, che sicuramente ci danno una mano in termini di crescita del traffico e ROI.
Ultimo, ma non meno importante per il successo di una campagna di video marketing: inserire i sottotitoli permette a chi ha delle disabilità di seguire i nostri contenuti con facilità, o semplicemente anche a chi si è dimenticato le cuffiette a casa 🙂
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