La Legge di Stabilità 2017 prevede una serie di precise misure relative al welfare aziendale, che riguardano molto da vicino le PMI e che è bene approfondire nel dettaglio.
Sebbene nell’immaginario comune il welfare sia qualcosa di pertinenza delle grandi aziende, per l’errata convinzione che per le PMI attivare strumenti di welfare aziendale sia impensabile a livello economico e organizzativo, così non è in realtà. I vantaggi diretti non sono affatto pochi per chi sceglie di attuare una seria politica di welfare aziendale anche in una realtà “ridotta”, sia a favore dei dipendenti che dell’azienda stessa.
La Legge prevede proprio una serie di misure volte in particolare a valorizzare la gestione delle risorse umane come leva strategica per le imprese, anche per le PMI, agevolando ad esempio lo smart working.
Il Governo italiano aveva già intrapreso con la Legge di Stabilità 2016 una serie di provvedimenti finalizzati a incentivare il welfare aziendale attraverso essenzialmente due strumenti: il premio di produttività e l’ampliamento del paniere dei servizi. La nuova legge di stabilità conferma questa tendenza attraverso l’ampliamento dell’utilizzo del premio di produttività e il potenziamento degli strumenti di sostegno alla maternità, come miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro.
Per sintetizzare alcuni punti, ad esempio, per l’anno 2017 non concorreranno a formare il reddito di lavoro dipendente i contributi e premi versati dal datore di lavoro e i sussidi occasionali concessi in occasione di rilevanti esigenze personali o familiari del dipendente stesso.
Vero è che la crisi di Governo sta mettendo in stand-by l’attuazione di alcune misure, poiché per essere implementate, è necessaria l’approvazione di specifici decreti attuativi e l’avanzare di un iter legislativo complesso.
Rimandiamo a un approfondimento sul tema nei prossimi mesi, ma suggeriamo di rimanere all’erta per non perdere nessuno dei vantaggi previsti per dipendenti, PMI e piccoli imprenditori.